Studiare non è mai stato così facile e divertente!
La tecnologia infatti ci mette a disposizione software sempre più raffinati e particolari per approfondire le nostre conoscenze. Ho già parlato di alcune App iOS per l’ear training circa un anno fa (vedi archivio di Passa Parola!) e ora ve ne propongo altre (per Android – gratis) non solo di ear trianing. La scelta è come sempre molto ampia. In ordine casuale:
“My piano” simulatore di tastiera… per avere precisi riferimenti sulle note da cantare.
“Perfect ear” App di ear training (molto simile ad “Ear Trainer” per iPhone/iPad) … in versione limitata (gratis) e più completa (PRO) a pagamento (ben 0,99€ !).
“Decibel” misura l’intensità (volume) del suono. Può essere utile per regolare la spinta di un suono e quindi regolare anche il flusso dell’aria.
“Accordatore e metronomo” consente di avere anche un riferimento sulla frequenza del suono emesso e quindi controllare l’intonazione. Questa App può essere davvero molto utile perché racchiude una serie di regolazioni molto versatili.
“Intonatio” permette di ascoltare suoni crescenti o calanti (rispetto ad una nota di partenza o un accordo…
Il mondo delle App è in continua evoluzione esponenziale. Vi invito quindi a cercare ulteriormente e, se trovate qualcosa di meglio o di interessante… battete un colpo!
Si può scaldare la voce con una maschera da ventilazione?
Il foniatra spagnolo Alfonso Borragan suggerisce l’impiego di una maschera da ventilazione (tipo quelle usate dagli anestesisti, per intenderci) per riscaldare la voce e “portare avanti” il suono rapidamente. A questo scopo è sufficiente eseguire qualche specifico esercizio di riscaldamento vocale cantando nella mascherina, che viene appoggiata sul volto e tappata con il palmo della mano.
Che cosa succede?
Questo metodo non fa che sfruttare gli effetti benefici della pressione retrograda nel vocal tract, ben noti agli scienziati della voce. Per fare qualche esempio, il celebre foniatra americano Ingo Titze propone esercizi di riscaldamento vocale che prevedono la fonazione all’interno di sottili cannucce o nei cosiddetti resonance tubes. Ancora, a quasi tutti i cantanti sarà capitato di scaldare la voce con esercizi di trillo labiale o linguale. Tutte queste metodiche hanno come comune denominatore la creazione di una resistenza al flusso aereo in corrispondenza della rima labiale/cavità orale e di conseguenza la determinazione di una pressione positiva retrograda nel vocal tract.
Quali sono i vantaggi?
Come spiega il Prof. Franco Fussi, l’impiego della mascherina porta una serie di effetti positivi alla voce del cantante:
– Fisiologicamente si assiste ad un’elevazione del palato molle, stabilizzazione del piano glottico, stabilizzazione della posizione laringea, retrazione delle false corde, ampliamento dei seni piriformi e della parete posteriore faringo-laringea.
– Propiocettivamente si tende ad avere una riduzione della fatica, comprensione dell’esperienza del “suono avanti”, maggior aggancio al sostegno respiratorio, bilancio delle posizioni dei risuonatori, esaltazione dell’esperienza del settore risonanziale meno sviluppato nel cantante.
– Percettivamente assistiamo all’equalizzazione dei registri, ad una maggiore rotondità armonica e maggior proiezione del suono, riequilibratura di eccessi di posizione (suoni ingolati, affondati etc), sensazione di maggior naturalezza di emissione.
Marco Fantini
Stiamo cercando volontari (cantanti professionisti e non) per una serie di esami rivolti alla verifica scientifica di tali benefici. Chi fosse disponibile può mettersi in contatto via email con il dott. Marco Fantini marcofantini8811@hotmail.it oppure info@robertodemo.net
Sono tornato ormai da quasi due settimane da “All The Way In”, il corso di improvvisazione corale a cappella con Rhiannon nell’isola grande delle Hawaii. Questa è la prima delle tre settimane previste (a fine giugno andremo in Olanda e ad ottobre a Roma). Esperienza davvero esaltante! 18 coristi in rappresentanza di 4 continenti (mancava solo l’Oceania) per un “delirio” di improvvisazioni continue in varie forme e modalità. Grande esperienza anche dal punto di vista umano: il gruppo si è immediatamente rivelato unito, molto solido e motivato nel seguire i consigli di Rhiannon. Molto di più di un corso di improvvisazione, almeno per come si può immaginare un corso di canto. Infatti l’obiettivo dell’intero corso va ben oltre la tecnica ed il metodo, ma ha come fondamentale punto di partenza la creazione di un gruppo in cui ci si possa sentire “accolti” e quindi liberi di potersi esprimere senza paure o vergogna. Sì perché l’improvvisazione libera ha bisogno più che mai di libertà assoluta. Ci si deve affacciare verso l’ignoto con fiducia, senza paura. Qualcosa deve succedere… e “qualcosa” in effetti succede sempre… e questo “qualcosa” è quasi sempre una musica mista a sillabe e parole immerse in un’atmosfera incredibilmente avvolgente, tanto profonda, quanto ipnotica e onirica. Basta lasciarsi andare… come stare in equilibrio su un filo sospeso senza rete, ma con la certezza che non si cadrà, perché ci si sostiene reciprocamente. Questo è un magnifico gioco di squadra che al di là del corso e degli obiettivi da raggiungere da un punto di vista musicale (vedremo cosa succederà ad ottobre a Roma…) è indubbiamente un ottimo allenamento per come interpretare la vita di ogni giorno, con più fiducia verso gli altri e verso se stessi.
… questo è il nuovo pezzo che stiamo studiando con “Voci per Aria”… in versione Manhattan Transfer … ma a cappella !!
… e a proposito di saper cantare…
andate un po’ a sentire questo gruppo vocale…
Si sa che ridere fa bene: ci rilassa, allenta le nostre tensioni e le nostre preoccupazioni.
Ma la risata ha anche un effetto positivo sulla nostra voce. Essa infatti permette alle false corde di allargarsi e di aumentare lo spazio immediatamente sopra le corde vocali, permettendo un migliore funzionamento delle corde stesse, un minore affaticamento e la produzione di un suono più ricco di armonici. Questo è il principio della “retrazione” secondo il metodo VoiceCraft (o Estill Voice International).
Rimandando a più avanti un approfondimento più tecnico, vi consiglio di andare a vedere questo video davvero esilarante! … Si potrebbe anche usare come “riscaldamento” prima di iniziare a cantare…
http://www.youtube.com/watch?v=YdQnuqFlD7U
L’improvvisazione è un dono, un bisogno, un’abilità, una danza con l’ignoto. E’ la pratica per affacciarsi verso l’ignoto, senza paura, con curiosità e fiducia che il cammino verrà rivelato. Significa stare svegli, svegli davvero, con tutti i sensi in vibrazione, disponibili alle infinite possibilità di ogni nuovo istante… (Rhiannon)
Sabato 8 febbraio, ore 14,30 – 18,30
presso Teatranzartedrama, via Palestro 9, Moncalieri
info e iscrizioni 011/645740 – info@teatranza.it
Ascoltare e lasciare che i suoni si sovrappongano liberamente, creando substrati vocali ritmici, armonici e melodici …
Una nuova esperienza per cantare insieme liberamente, lasciandoci suonare semplicemente come “strumenti” a disposizione della Musica.
Non ci sono limiti, né controindicazioni.
Bisogna provare.
Farete un esperienza indimenticabile !
Esistono molti generi musicali e molte tecniche di canto che permettono di ottenere il suono più adatto per il genere che si intende interpretare, ma esistono anche delle modalità di canto dove non è importante il timbro o una tecnica particolare, ma semplicemente “essere strumento” disponibile a creare substrati vocali insieme ad altri “coristi”. Il “direttore” inventa (improvvisa) una linea melodico-ritmica e la suggerisce al gruppo intero oppure ad una parte del gruppo, che ascolta attentamente la frase (solitamente di 1-2 misure) e inizia a cantarla ad libitum, finché il direttore non ne suggerirà una nuova. Nel frattempo il gioco si ripete con altri piccoli gruppi e nel giro di qualche minuto si creano substrati vocali davvero molto suggestivi, in cui ciascuno partecipa secondo le proprie capacità. Le frasi si sovrappongono e si fondono insieme con incastri ritmici ed armonici dando vita a vere e proprie piccole composizioni improvvisate, che vengono ripetute per alcuni minuti come fossero dei Mantra. Si chiamano “Circlesongs”. Bobby McFerrin con il suo Voicestra (gruppo vocale di 12 elementi) è sicuramente il maggiore interprete di questa modalità di canto corale, tanto divertente, affascinante e… liberatoria. Questa improvvisazione corale a cappella infatti, permette di creare sonorità ipnotiche, oniriche … un po’ magiche, nelle quali ciascun corista è anche libero di muoversi con piccoli gesti o movimenti armoniosi. E’ una modalità che può essere esercitata in gruppi di due o tre persone, così come con un centinaio di coristi o più.
info@robertodemo.net
“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein