– mercoledì 8 gennaio alle 21 riprenderà il corso di improvvisazione corale a cappella “Improvvisamente canto!” a Torino presso Passi di Pace. Venite a provare senza impegno.
– giovedì 9 gennaio alle 19 riprende “Improvvisamente canto!” a Cuneo, così come (alle 21) gli incontri con Voci per Aria. Venite a provare senza impegno.
– domenica 12 gennaio: “La voce: ascoltare, parlare, cantare” seminario di tecnica vocale.
A Torino, c.so Casale 311 bis. Sono aperte le iscrizioni.
– giovedì 16 gennaio ore 17,30… inizia una nuova edizione del corso “La voce e il canto: armonia nel corpo accordato” con R.Demo e Renata Sciarretta, a Cuneo in c.so Dante 32. Solo più due posti disponibili…
Quest’anno la combiniamo grossa !! Vi faremo gli auguri di Natale cantando alcuni brani gospel e non… venerdì 20 dicembre alle 21, a Cuneo presso la sala S.Giovanni. L’evento è a favore dell’Associazione di Solidarietà e di Cooperazione Internazionale LVIA, che dopo il successo di inizio estate, nell’Aula Magna del Seminario di Cuneo, ci ha riproposto un concerto in questa incredibile cornice.
Inutile dire che siamo in grande fibrillazione… sia per l’evento in sé (noi non siamo abituati a fare concerti ed ogni volta è come se fosse la prima), sia per il luogo che ci ospita (che ha ospitato in passato grandissimi musicisti!). Una cosa è certa: noi cantiamo non solo perché cantare insieme è bello e fa bene alla salute, ma anche perché vogliamo portare in giro un po’ di gioia, un po’ di serenità, un po’ di pace… dovunque ci propongano di farlo. Questo ci piace: far passare attraverso il canto corale un messaggio di amicizia e di solidarietà. Voci per Aria nasce dai corsi di CorOrchestra che organizzo da anni. Attualmente siamo una dozzina… alcuni coristi cantano con noi da anni, altri solo da pochi mesi… Funziona! Funziona sempre quando le persone si incontrano ed hanno voglia di stare bene insieme. La musica è un incredibile collante! Venite a cantare con noi !!
Venerdì 20 dicembre alle 21 -Sala S.Giovanni, via Roma 4, Cuneo.
Tra i brani più emozionanti che io conosca, l’Hallelujah di Leonard Cohen occupa senza dubbio un posto di primo piano. Gli interpreti che si sono cimentati sono davvero tantissimi e ci sono molte versioni davvero significative. Dalla versione cantata dallo stesso Leonard Cohen
http://www.youtube.com/watch?v=WJTiXoMCppw
a quella forse ancora più famosa di Jeff Buckley
http://www.youtube.com/watch?v=WIF4_Sm-rgQ
alle versioni di Alexandra Burke
http://www.youtube.com/watch?v=qSgsW9GLerA
quella dei Tenori Canadesi con Celine Dion
http://www.youtube.com/watch?v=5EWgDIkK3pI
oppure quelle corali a cappella del Vocal Line
http://www.youtube.com/watch?v=12xv5ptDjPE
o questa fantastica versione natalizia del Vocal Majority Chorus
https://www.youtube.com/watch?v=EtgR1uvgGMc
Impossibile trattenere le lacrime…
Abbiamo già parlato degli armonici sul numero 31 di Passa Parola!, ma non abbiamo ancora detto nulla sulla possibilità di far sentire questi armonici con la voce. Il canto armonico ha origini molto molto antiche ed è una pratica che noi associamo all’oriente, ma è sempre più diffusa anche da noi. Ma come si fa a far risuonare questi armonici vocali? Intanto cominciamo col dire che le vocali sono il frutto di una combinazione particolare degli armonici. Passando da una vocale all’altra, il timbro della nostra voce cambia perché gli armonici risuonano nella nostra bocca in modo particolare, grazie all’apertura della bocca e alla posizione della lingua e delle labbra. Un modo molto semplice per mettere in evidenza queste componenti del suono (gli armonici appunto) consiste nel provare a passare da una vocale all’altra molto lentamente mentre si tiene una nota lunga. Questa nota va intonata preferibilmente nella zona medio-bassa della nostra estensione. Muovendo lentamente la lingua e le labbra per cambiare la vocale, è possibile sentire gli armonici come piccoli suoni sovrapposti alla nota fondamentale (quella che abbiamo intonato con la vocale). Possiamo anche distinguerli come note appartenenti ad un centro tonale… Approfondiremo questo aspetto nel prossimo numero di Passa Parola!
Johann Wolfgang Goethe
Grazie all’entusiasmo dei partecipanti all’incontro di due settimane fa, si rinnova l’appuntamento alla scoperta dell’improvvisazione corale a cappella.
Ascoltare e lasciare che i suoni si sovrappongano liberamente, creando substrati vocali ritmici, armonici e melodici …
Una nuova esperienza per cantare insieme liberamente, lasciandoci suonare semplicemente come “strumenti” a disposizione della Musica.
Non ci sono limiti, né controindicazioni.
Bisogna provare.
Farete un esperienza indimenticabile !
Venerdì 8 novembre, ore 21
presso Kinetica, via Don Brovero 2, Castiglione T.se
Tel/Fax 0119813794
www.kinetica.biz info@kinetica.biz
info@robertodemo.net
Esistono molti generi musicali e molte tecniche di canto che permettono di ottenere il suono più adatto per il genere che si intende interpretare, ma esistono anche delle modalità di canto dove non è importante il timbro o una tecnica particolare, ma semplicemente “essere strumento” disponibile a creare substrati vocali insieme ad altri “coristi”. Il “direttore” inventa (improvvisa) una linea melodico-ritmica e la suggerisce al gruppo intero oppure ad una parte del gruppo, che ascolta attentamente la frase (solitamente di 1-2 misure) e inizia a cantarla ad libitum, finché il direttore non ne suggerirà una nuova. Nel frattempo il gioco si ripete con altri piccoli gruppi e nel giro di qualche minuto si creano substrati vocali davvero molto suggestivi, in cui ciascuno partecipa secondo le proprie capacità. Le frasi si sovrappongono e si fondono insieme con incastri ritmici ed armonici dando vita a vere e proprie piccole composizioni improvvisate. che vengono ripetute per alcuni minuti come fossero dei Mantra. Si chiamano “Circlesongs”. Bobby McFerrin con il suo Voicestra (gruppo vocale di 12 elementi) è sicuramente il maggiore interprete di questa modalità di canto corale, tanto divertente, affascinante e… liberatoria. Questa improvvisazione corale a cappella infatti, permette di creare sonorità ipnotiche, oniriche … un po’ magiche, nelle quali ciascun corista è anche libero di muoversi con piccoli gesti o movimenti armoniosi. E’ una modalità che può essere esercitata in gruppi di due o tre persone, così come con un centinaio di coristi o più.
La libertà esiste solo nel regno dei sogni e la bellezza fiorisce solo nel canto.
Friedrich Schiller, L’inizio del nuovo secolo
Sentiamo spesso parlare di armonia e di “armonici”, ma forse non tutti sanno bene di cosa si tratta. Gli armonici sono le componenti di un suono. I suoni in natura sono formati da una frequenza fondamentale (quella che noi riconosciamo come “nota”) e da una serie di suoni di frequenza multipla di quella fondamentale. Tali frequenze hanno un’ampiezza (volume) solitamente molto minore di quelle della nota fondamentale ed è per questo che non è facile percepirle, ma di fatto esistono e nel loro insieme costituiscono il “timbro” del suono. Senza entrare troppo nei particolari, potremmo dire che il suono è come la luce (bianca) che attraversando il prisma rivela le componenti del suo spettro (l’arcobaleno). Anche per la luce bianca le frequenze dello spettro non si vedono, ma esistono!
Sentire, ascoltare gli armonici significa percepire le vibrazioni fisiche che questi inducono nell’ambiente e nel nostro corpo… quelle stesse vibrazioni tanto salutari da rendere il canto in generale, il canto armonico in particolare, ma anche l’ascolto degli armonici prodotti da altri strumenti, una pratica di riequilibrio non solo fisico ed energetico, ma anche psicologico.
Il corso si basa su 6 incontri di 2 ore ciascuno (primo modulo). Durante la prima ora vengono proposti esercizi per ripristinare una corretta ventilazione, per recuperare lunghezze muscolari adeguate e schemi motori corretti, sotto la guida di Renata Sciarretta, mentre durante la seconda ora, Roberto Demo proporrà una serie di esercizi pratici sull’uso della voce, dal parlato al canto fino alla coralità.
Il corso è rivolto a chi fa della voce e del canto un mezzo essenziale per esprimersi e lavorare (cantanti, attori, insegnanti), a tutti coloro che desiderano potenziare, irrobustire e sfruttare al meglio lo strumento vocale, ma anche a chi desidera avere chiavi per conoscere l’intelligenza del corpo, la sua struttura e la sua logica di progettazione, allo scopo di sviluppare la capacità di gestione della propria articolarità e possibilità di movimento in vista di un autentico benessere.
Max 8 partecipanti.
Sede: C.so Dante 32, Cuneo.
Giorno ed orari in base alla disponibilità dei partecipanti.
Il costo complessivo, in convenzione con BorgoContemporanea, è di 140 euro.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni:
Esistono molti generi musicali e molte tecniche di canto che permettono di ottenere il suono più adatto per il genere che si intende interpretare, ma esistono anche delle modalità di canto dove non è importante il timbro o una tecnica particolare, ma semplicemente “essere strumento” disponibile a creare substrati vocali insieme ad altri coristi.
Il “direttore” di coro inventa (improvvisa) una linea melodico-ritmica e la suggerisce al gruppo intero oppure ad una sezione del coro, per esempio quella dei tenori. I tenori ascoltano attentamente la frase (solitamente di 1-2 misure) e iniziano a cantarla ad libitum e continueranno a cantarla finché il direttore non ne suggerirà una nuova. Nel frattempo il gioco si ripete con le altre sezioni del coro e nel giro di qualche minuto si creano substrati vocali davvero molto suggestivi, in cui ciascuno partecipa secondo le proprie capacità. Le frasi si sovrappongono e si fondono insieme con incastri ritmici ed armonici dando vita a vere e proprie piccole composizioni improvvisate. che vengono ripetute per alcuni minuti. Queste sono le “Circlesongs”. Bobby McFerrin con il suo Voicestra (coro di 12 elementi) è sicuramente il maggiore interprete di questa tecnica di canto corale, tanto divertente, affascinante e… liberatoria. Questa improvvisazione corale a cappella infatti, permette di creare sonorità ipnotiche, oniriche … un po’ magiche, nelle quali ciascun corista è anche libero di muoversi con piccoli gesti o movimenti più danzati. Un modo per ascoltare ed ascoltarsi, in cui è possibile fare un percorso quasi terapeutico nella ricerca del qui e ora. E’ una modalità che può essere esercitata in due o tre persone, così come con un centinaio di coristi o più. Non ci sono limiti, non ci sono controindicazioni. Bisogna provare ! Farete un esperienza indimenticabile !