Creative music food è un’App nata per rendere la cucina e i pasti un momento divertente, che unisce il piacere di preparare il cibo con il piacere di ascoltare la musica.
Le ricette sono divise secondo i vari momenti dei pasti (colazione, pranzo, merenda e cena), con un brano associato che aiuterà a creare un clima piacevole in cucina. L’intento è quello di creare un’associazione musicale fra il momento della realizzazione della ricetta e il momento in cui il piatto viene consumato, stimolando la memoria e ricreando il clima piacevole e familiare della preparazione. Le ricette presenti sono proposte come attività ludica per educare i bambini ad una corretta alimentazione e alla riduzione dello scarto.
L’app nasce dall’esperienza di Davide Spina, che da più di dieci anni si occupa di animazione e gusto in numerose scuole del Nord Italia, con proposte utili a far conoscere il mondo dell’alimentazione attraverso il gioco e la musica. Il maestro Mauro Tabasso ha realizzato le musiche, sfruttando la sua esperienza di arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra. Il Laboratorio del Suono del SERMIG di Torino, presso il quale lavora Tabasso, ha collaborato alla realizzazione delle musiche presenti nell’App.
Scaricando l’app donerai parte del ricavato al SERMIG di Torino, migliaia di pasti offerti ogni giorno a giovani e adulti in difficoltà in Italia, Brasile e Giordania.
Il sito di riferimento del progetto è www.creativemusic.it
CREATIVE MUSIC FOOD può essere scaricata dagli store di Apple e di Google.”
Ho letto, in queste vacanze natalizie, un interessante articolo che ha subito riportato alla mia mente le nostre speciali improvvisazioni settimanali con Roberto: molte le affinità trovate … si parla di creatività e di timori, di errori e di opportunità per nuove soluzioni.
Per leggere l’intero articolo, che di seguito vi racconterò in poche righe, clicca qui http://www.tuttaunaltrascuola.it/creativita-e-non-preoccuparsi-di-sbagliare/
Nell’articolo l’insegnante Enza De Rosa afferma come: «l’aspetto essenziale della creatività sia di non preoccuparsi di fare errori”.
Quante volte gli insegnanti ripetono agli alunni “Forza, provateci almeno … non abbiate paura di fare errori…”? Il principio è buono e ogni volta che un docente pronuncia frasi simili crede profondamente in quello che sta dicendo. Ma in che modo il loro convincimento si rispecchia nella pratica didattica quotidiana?
La paura di sbagliare spesso frena, blocca, in certe circostanze “paralizza”!
I bambini molto piccoli in genere non hanno paura di sbagliare, si “buttano” nelle cose, sperimentano, provano, inventano soluzioni. Perché crescendo si perde questa capacità e più si diventa adulti più si ha il “terrore” di commettere errori?
Nella nostra cultura l’errore si associa spesso all’idea di “sconfitta”, e la sconfitta è qualcosa da evitare ad ogni costo. Accade spesso che, preoccupati di poter sbagliare e, di conseguenza di essere giudicati negativamente, freniamo il fluire dei nostri pensieri e, inevitabilmente, delle nostre azioni.
Eppure spesso proprio l’errore commesso è una risorsa che ci permette poi di raggiungere traguardi inaspettati! Le più grandi scoperte dell’uomo sono avvenute grazie a persone ricche di curiosità, spirito di iniziativa e coraggio nell’affrontare i rischi, nel mettere a frutto l’insegnamento dei propri errori!
Sperimentando l’errore, ma soprattutto riflettendo su di esso, si può imparare dalla propria esperienza; l’errore si trasforma così in “risorsa”, permettendo di capire che cosa non fare o come fare diversamente.
Sviluppare una mente creativa comporta quindi il “non aver paura di sbagliare” e allo stesso tempo “non commettere ripetutamente lo stesso errore”.
Come fare dunque?
Giocando e divertendosi!
Attraverso il gioco, guidato e strutturato, si genera infatti entusiasmo, motivazione e divertentimento! … è così possibile lasciarsi andare nella ricerca di soluzioni creative, non avere alcuna paura di provare, sbagliare e riprovare, di ipotizzare o immaginare possibili percorsi: è questa la base del “metodo per tentativi”, che si pone l’obiettivo di creare un’apertura mentale al “provare”, al “tentare” utilizzando creatività e immaginazione e allo stesso tempo cautela e responsabilità.
In questo contesto l’errore assume un aspetto emozionale completamente diverso: si creano le condizioni più favorevoli per poter riflettere serenamente sull’errore commesso e imparare dall’esperienza.
Anche nell’improvvisazione vocale a cappella il timore di sbagliare, di essere giudicati, di non essere abbastanza bravi o fantasiosi, di non soddisfare le aspettative proprie e del gruppo, sono difficoltà che tutti incontrano (chi più, chi meno … chi prima, chi poi), ma nel momento in cui si riescono a superare, attraverso il gioco e il grande divertimento qualcosa di meraviglioso accade … e si vola davvero in alto!!
PM
… fa bene agli animali e aiuta a farli adottare
Ho letto questo articolo sul quotidiano La Stampa e, visto il mio amore per i quattrozampe, non ho potuto non parlarvene…
L’articolo racconta di come, quattro anni fa, la dottoressa Pamela Fisher, veterinaria di North Canton, in Ohio, abbia creato il Rescue Animal MP3 Project, grazie al quale oltre 1.100 canili e gattili negli Stati Uniti sono stati dotati di un impianto stereo e di un lettore musicale con una playlist di 30 ore.
Ma gli ospiti non ascoltano una musica qualunque: i brani sono stati selezionati pensando al benessere di cani e gatti. E i risultati si vedono: «Gli animali sono più rilassati – spiega la Fisher – e, comportandosi con maggiore naturalezza, vengono anche adottati più facilmente».
Bastano pochi secondi di musica per calmare gli animali, come dimostra un video realizzato proprio dal Rescue Animal MP3 project.
(lo trovate qui http://www.lastampa.it/2015/10/03/multimedia/societa/lazampa/cani-e-gatti-pi-sereni-nei-rifugi-grazie-alla-musica-gu01LEAHMquKFUrl3zox6K/pagina.html)
La compilation è un mix insolito: si passa da Mozart, Beethoven e Chopin a brani strumentali con arpe, pianoforti e violini, ma anche musiche ispirate alla natura e canzoni composte appositamente per il progetto.
Ma perché non usare la radio? Semplice: non funziona altrettanto bene.
Tra voci umane, canzoni troppo rumorose e interruzioni pubblicitarie, gli animali non riuscivano a rilassarsi. In un rifugio per animali del Montana ci sono addirittura due lettori mp3: uno per i cani e uno per i gatti, che, secondo la dottoressa Gunther, veterinaria e volontaria in questo rifugio, hanno anche dei brani preferiti. E lo fanno capire benissimo: «Quando parte una canzone che gli piace particolarmente, vanno a sedersi il più vicino possibile alle casse».
Aggiungo io: che meravigliosa dimostrazione di come gli animali posseggano sensibilità e intelligenza e di quali effetti immediati possa avere la musica sulle emozioni (di esseri non razionali e quindi anche sulla nostra parte “animale”)!
Dunque ancora una volta: che potere ha la musica!
PM
Poco meno di un mese fa, sabato 13 giugno, è mancata improvvisamente Elisa Turla, soprano, massimo esponente italiano della tecnica EVT Estill Voice Training, ma soprattutto un’amica con cui ho condiviso anni professionalmente molto importanti. Il nostro primo incontro è avvenuto a Firenze nel settembre del ’96 ad un seminario sul metodo VoiceCraft (oggi EVT) con Jo Estill. La sua professionalità e simpatia mi colpirono da subito ed iniziò allora un periodo di collaborazione che ci portò presto a costituire dei gruppi di studio a Milano, in seguito ai quali mi invitò ad accompagnarla con Marco Trifone (altro collega e amico) in California, per un periodo di approfondimento, con la stessa Jo Estill. Ne seguì un lungo percorso rivolto alla promozione del metodo Estill in Italia, anche se in sedi diverse (io a Torino, lei in giro per l’Italia, come rappresentante ufficiale del metodo).
La prematura scomparsa mi ha molto addolorato, come ha profondamente colpito tutti quelli che l’hanno potuta conoscere ed apprezzare per la sua professionalità, umanità e simpatia. Senza il mio incontro con Jo Estill e quindi con lei, la mia vita professionale, probabilmente sarebbe stata molto diversa.
Grazie Elisa… Maestra dei maestri, ora potrai tornare a cantare con Jo, la tua adorata Maestra!
L’emozione è stata tanta, alimentata all’inizio anche un po’ dal timore che la miccia non riuscisse a rimanere accesa abbastanza, per innescare quel processo di coinvolgimento del pubblico, che invece ho sentito davvero molto presente fin da subito. I tre respiri iniziali insieme e quel giro tra il pubblico a voce nuda, hanno creato subito l’atmosfera giusta e io mi ci sono tuffato dentro senza paura… carico di fiducia!
Il resto è quasi venuto da solo tra un pezzo in solo e la brillante partecipazione dei coristi della Società Corale Città di Cuneo, diretti dal Maestro Giuseppe Cappotto.
Per me è stata una bellissima esperienza, al di là delle mie aspettative, che ha confermato ancora una volta l’importanza e la “potenza” di questo modo di fare musica… improvvisando a cappella.
Ringrazio ancora tutti i coristi per la disponibilità e la partecipazione così entusiasta e fiduciosa e Paola Marchisio, mia preziosissima collaboratrice, che ha avuto l’ottima intuizione di proporre questo evento.
Lavorare con un gruppo di persone così motivate e attente, che ho sentito fin da subito fidarsi di me e di quanto stavo proponendo loro, ha permesso di liberare una creatività collettiva e un coinvolgimento del pubblico decisamente intenso.
Queste poche righe per sottolineare quanto accaduto giovedì 16 aprile a Cuneo, in Sala S.Giovanni. E’ stato davvero molto coinvolgente per tutti !!
Roberto
Domenica 11 gennaio “Voci per Aria” hanno cantato assieme al gruppo cuneese di “Improvvisamente Canto!” per l’Associazione “Voci Libere” a San Rocco Castagnaretta (Cn).
Sala al completo … grande entusiasmo e partecipazione anche da parte del pubblico che si è lasciato guidare in una circle song finale davvero entusiasmante.
Da Go Down Moses a Oh Happy Day, passando per People get ready, Ragazzo Fortunato, Fire in the Firnace, Hallelujah, La Casa, Bibbidi Bobbidi Bù, Madre Dolcissima… più tre interventi di “Improvvisamente Canto” che hanno portato fantasia, colori e freschezza.
Una mia allieva mi ha consigliato di guardare questo video sui benefici che la musica ed in particolare suonare uno strumento, procura al nostro cervello … grazie Lucia!
Avrei voluto parlarvi già da un po’ della mia esperienza olandese nella seconda delle tre settimane di All The Way In (il corso “itinerante” di improvvisazione con Rhiannon), poi il clima un po’ vacanziero e la pigrizia hanno preso il sopravvento. Dopo la settimana Hawaiana di fine febbraio, anche a Zeeveld in Olanda a luglio ho fatto un’esperienza molto arricchente ed umanamente molto profonda. Il canto e l’improvvisazione sono sostanzialmente un mezzo per fare un cammino di crescita umana nelle relazioni, attraverso l’ascolto e il sostegno reciproco.
Alle Hawaii abbiamo imparato un po’ di tecniche diverse (tipo quelle che sperimentiamo in “Improvvisamente Canto!” con il gruppo torinese o cuneese…), questa seconda settimana invece ha avuto come tema il potere del suono, della voce, della musica in generale come forza guaritrice. Ci sono stati momenti veramente molto profondi ed emozionanti. Più approfondisco e più ne rimango coinvolto.
Spero di riuscire a trasmettervi quanto prima tutte queste emozioni e questa apertura alla vita in generale… attraverso il suono libero della nostra voce.
Si sa che ridere fa bene: ci rilassa, allenta le nostre tensioni e le nostre preoccupazioni.
Ma la risata ha anche un effetto positivo sulla nostra voce. Essa infatti permette alle false corde di allargarsi e di aumentare lo spazio immediatamente sopra le corde vocali, permettendo un migliore funzionamento delle corde stesse, un minore affaticamento e la produzione di un suono più ricco di armonici. Questo è il principio della “retrazione” secondo il metodo VoiceCraft (o Estill Voice International).
Rimandando a più avanti un approfondimento più tecnico, vi consiglio di andare a vedere questo video davvero esilarante! … Si potrebbe anche usare come “riscaldamento” prima di iniziare a cantare…
http://www.youtube.com/watch?v=YdQnuqFlD7U
“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein