Come non stupirsi delle possibilità di movimenti e posizioni poetiche dei nostri corpi fino ad ora inesplorati? Come farne uno strumento creativo a disposizione della propria espressività ?
Attraverso la frequentazione di spazi nella natura e nell’arte, e la condivisione di vocabolari di gesti, si arriva a comporre dialoghi, che si esprimono con il linguaggio del movimento del corpo umano. Una poesia i cui versi si snocciolano tra ossa e muscoli , sguardi, palpabili emozioni.
Dalla necessità del gesto si può fluire all’atto creativo . Un andare e tornare, naturalmente lieve e concreto . Abitare liberamente i propri corpi . Partecipare liberamente alla presenza altrui. Esplorare con rinnovati sensi la percezione dei luoghi . Scoprire come l’esserci possa trasformarsi in una danza.
Rosa Cerri, danzatrice, coreografa, docente di Tai Ki Kung
Attraverso l’uso creativo della propria voce, si sviluppano ascolto, assenza di giudizio, fiducia, autostima, accettazione dell’errore, consapevolezza, e varie dimensioni delle relazioni umane.
Una esperienza nuova a cui tutti possono partecipare semplicemente lasciandosi andare… improvvisando.
Circlesinging guidata, improvvisazione libera su pattern e cenni di Vocal Painting.
Una proposta per rilassarci ascoltando le vibrazioni profonde delle nostre voci, per giocare con la propria creatività, dando vita ad una musica totalmente nuova.
Roberto Demo, cantante, improvvisatore, vocal coach EVT.
Info e Iscrizioni : Endra 3929484415
Sabato 5.9.2020 ore 10-18, con pausa pranzo
Costi: giornata intera 60€ – mezza giornata 40€
Pratica in ampi spazi all’aperto e al chiuso secondo necessità.
Evento nel rispetto della normativa attuale per la tutela della salute pubblica.
Eccoci a parlare di loop e loopstation, vale a dire di App che permettono di creare musica in tempo reale registrando, sovrapponendo e sincronizzando la propria voce (o anche altri strumenti) su varie tracce differenti. Queste App esistono sia in ambiente iOS (Apple) che in ambiente Android, alcune gratuite, altre a pagamento, ma sempre a cifre molto basse.
Le App che oggi vi propongo sono Loopstation (Android) e Everyday Looper (iOS). Non sono le migliori App che potete trovare, ma sono forse quelle con cui si può iniziare in modo più semplice, prima di approdare ad App più performanti, come Loopify (Android) e Loopy HD (iOS) decisamente il meglio che attualmente potete trovare come versatilità e richezza di parametri da regolare. Le vedremo entrambe prossimamente.
Loopstation e Everyday Looper presentano entrambe 6 tracce e poche regolazioni oltre al volume delle tracce e la possibilità di mixare (merge) due o più tracce dopo averle registrate. La differenza più grande (e non di poco conto) è che Loopstation presenta una difficoltà di sincronizzazione iniziale (solo con la prima traccia) che deve essere “rifilata” a mano dopo aver chiuso il primo loop. Questo significa che mentre Everyday Looper si avvia con un tocco e con un secondo tocco si chiude il loop (che immediatamente viene riproposto in modo sincronizzato, a patto ovviamente di essere andati a tempo con le dita sul display), Loopstation ha sempre un piccolo ritardo iniziale che non permette di registrare un primo loop “perfetto”, ma è necessario far partire la registrazione un istante prima di cominciare a cantare la frase da registrare, per poi chiuderla “a tempo”. A questo punto bisognerà utilizzare la “manina” sull’inizio della traccia, per sincronizzarla sull’inizio reale della registrazione. E’ più facile a farsi che a descriverla questa operazione, ma di fatto è un po’ fastidiosa.
Dopo questa sincronizzazione, le tracce potranno essere registrate una dopo l’altra senza problemi. Per fortuna questa operazione iniziale di messa a punto del primo loop non è necessaria con Everyday Looper (sempre ovviamente a patto di andare a tempo con le nostre dita e la nostra voce).
Il divertimento qui è davvero immediato. Tutte le tracce vengono automaticamente sincronizzate alla prima … e vai con la fantasia!!!
Ultimo piccolo consiglio: usate sempre le cuffie e registrate in un ambiente silenzioso, altrimenti il microfono registrerà anche il suono delle tracce già registrate, nonchè i rumori di fondo, rovinando notevolmente la qualità delle successive registrazioni (overdubbing).
E’ molto semplice usare queste App e soprattutto sono davvero molto molto divertenti !! C’è poi anche quella che permette di registrare un breve video durante la registrazione audio: “Acapella“, molto meno interessante dal punto di vista della qualità audio, ma divertente proprio per il video allegato … Parleremo anche di questa prossimamente.
Per il momento provate a fare un po’ di esperimenti con queste App… l’App-etito vien mangiando!
La Fame da Loop può essere contagiosa… ma non ci sono controindicazioni!
Ecco cosa si può fare con una loopstation e la propria voce. Buon Ascolto! Funky Monday
“Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta
ed il battito del cuore di chi ascolta” (Khalil Gibran).
La voce è senza dubbio il primo strumento di ogni essere umano. Abbiamo incominciato a suonarlo soltanto pochi istanti dopo la nostra nascita, ma proprio per questa sua caratteristica naturale e istintiva, la voce è una “dote” tipicamente poco considerata sotto l’aspetto propriocettivo e tecnico. Come accordare quindi questo strumento così intimo e al tempo stesso quasi “invisibile”? Da alcuni anni Roberto Demo (Vocalist, insegnante certificato EVT Estill Voice Training) e Renata Sciarretta (esperta in Tecniche distensive ed esercizi posturali Biotransazionali) hanno avuto l’idea di affiancare un percorso di riequilibrio posturale secondo l’Approccio Biotransazionale, allo studio tecnico del canto. Un percorso per rendere più consapevole l’utilizzo dello strumento vocale, ma non solo. Come diceva Flaminio Brunelli fondatore della scuola Biotransazionale, “E’ necessario guardare al corpo non come a un complicato insieme di parti, ma come a un complesso e ininterrotto dialogo che è indispensabile conoscere e rispettare”. Un corpo allineato e in equilibrio posturale, fisiologico e psicologico, costituisce proprio lo strumento accordato necessario affinché la voce possa uscire in tutta la sua bellezza e versatilità creativa.
Il percorso, che si divide in 2 moduli base di 6 incontri di 2 ore ciascuno (24 ore), seguito da altri 2 moduli di approfondimento di analoga durata, si rivolge a cantanti, attori, insegnanti, logopedisti e a tutti coloro che desiderano utilizzare al meglio la propria voce, senza rischiare di danneggiarla, sviluppandone un controllo più consapevole e mirato alle proprie esigenze sia professionali che ludiche.
Nel primo modulo si parte con il ripristino di una corretta ventilazione e con la descrizione e percezione dell’apparato fonatorio attraverso alcune “figure” del metodo VoiceCraft (EVT), per impostare ed irrobustire una corretta emissione vocale. Il diaframma come metronomo interno: dallo stretching diaframmatico alle tecniche di ventilazione. Controllo della postura da seduti e in piedi.
Il secondo modulo tratta il controllo dell’intonazione e del volume (potenza). Esercizi pratici per la percezione fisico-muscolare dello strumento vocale e per il recupero delle lunghezze e simmetrie stabili della fascia miotensiva, nonché per la coordinazione degli schemi motori di base. La comunicazione non verbale: esercizi in coppia.
Per garantire un rapporto operatore/utente il più personale possibile, il numero dei partecipanti è limitato a un massimo di 8. Gli incontri si svolgono generalmente al giovedì a Cuneo con orari mattutini e pomeridiani, a seconda delle esigenze dei partecipanti, ma anche in versione workshop durante i fine settimana.
Per informazioni contact@demovoxlab.com – www.demovoxlab.com
Roberto Demo 324 7707819 – Renata Sciarretta 348 0702384
Una proposta per sperimentare e sviluppare attraverso l’improvvisazione corale, le competenze emotive, alla luce della metafora del jazz.
Roberto Demo – jazz vocalist – e Barbara Gherra – counsellor e formatore – vi guideranno fuori dalla zona di comfort, per scoprire le dimensioni delle relazioni umane e sviluppare ascolto, consapevolezza, assenza di giudizio, fiducia, autostima, accettazione dell’errore.
Barbara Gherra 335 6764640
info@singfulness.net
www.sinfulness.net
www.adlerinstitute.it
Scarica la scheda di iscrizione dal sito https://adlerinstitute.it/course/singfulness/
Ascoltare e lasciare che i suoni si sovrappongano liberamente, creando substrati vocali ritmici, armonici e melodici … Una nuova esperienza per cantare insieme liberamente, senza necessariamente essere dei “cantanti”, ma semplicemente “strumenti” a disposizione della Musica.
Singfulness “on stage” nasce dall’esperienza di “Improvvisamente Canto!” che da anni unisce molte persone appassionate di improvvisazione vocale a cappella ed in particolare, è il frutto di una ricerca basata su attente osservazioni, ascolto e considerazioni che ci hanno portato a vedere l’improvvisazione corale a cappella non solo come una divertente e gioiosa modalità di utilizzo della propria voce, ma anche come un percorso per migliorare le proprie capacità di vivere il presente, ponendosi innanzitutto in ascolto e quindi partecipando alla creazione della musica senza alcun preconcetto estetico, semplicemente respirando l’energia delle circlesong e delle interpretazioni più estemporanee. Canto armonico, esercizi di ear training, ritmici, melodici ed armonici, per sviluppare capacità di ascolto e reattività vocale, ma anche per favorire una maggiore consapevolezza, assenza di giudizio, fiducia, autostima, accettazione dell’errore, valorizzando il contributo di tutti e seguendo il flusso energetico che si crea nota dopo nota, respiro dopo respiro.
Una proposta ad elevata componente innovativa e creativa, finalizzata alla creazione di uno spettacolo con repertorio totalmente improvvisato basato su diverse forme estetiche, realizzate dalla sovrapposizione di pattern melodico ritmici e liberi movimenti.
A Torino: il martedì dalle 21 alle 23
presso l’Associazione Passi di Pace, c.so Casale 309, Torino.
A Cuneo: il giovedì dalle 19 alle 21
presso “Voci Libere” via del Mulino 45/m – San Rocco Castagnaretta, Cn.
Per ulteriori dettagli clicca qui
Collaboro con loro da qualche anno, facendo concerti e seminari in Svizzera (Ginevra, Wil, St.Gallen), Germania (Monaco, Dusseldorf), Belgio (Bruxelles), Olanda (Oosterbeek) e Usa (New York).
Dopo aver portato Sofia Ribeiro (Portogallo) nel 2016, ho pensato di proporre un nuovo workshop con concerto a Torino e Cuneo con questi altri due favolosi improvvisatori.
sabato 10 feb ore 14-18 (+ concerto serale) a Cuneo
domenica 11 feb ore 14-18 (+ concerto a seguire) a Torino
In particolare con Rahel Comtesse (insegnante anche di Action Theatre) verrà fatto un lavoro di improvvisazione vocale e movimento, mentre con Kees Kool si potrà lavorare sulle varie forme di improvvisazione, sulle percussioni vocali e sul “sound painting”.
I due seminari non saranno uguali, anche se fruibili singolarmente.
Il mio consiglio è ovviamente quello di partecipare ad entrambi!
Costi: 75€ a seminario (concerto incluso)
Partecipazione ad entrambi i seminari 135€
In realtà non sono ancora sicuro di riuscire a fare due seminari con due concerti distinti a Cuneo e Torino (dipende dal numero dei partecipanti), ma in linea di massima il programma potrebbe essere questo. In alternativa, si potrebbe fare un solo seminario (con concerto) alla domenica a Torino.
Dati i costi di viaggio e soggiorno non proprio trascurabili, avrei bisogno urgentemente di sapere chi è interessato (soprattutto per prenotare i voli aerei con il dovuto anticipo, sfruttando tariffe ragionevoli).
Sono aperte le iscrizioni fino al 22 dicembre
Improvvisare significa smettere di pensare e ascoltare, un ascolto profondo e al tempo stesso così immediato e “a fior di pelle”, un ascolto che diventa dialogo tra le parti, un ascolto che diventa melodia, ritmo e armonia… un ascolto che diventa Musica, a cui tutti contribuiscono come possono, per quello che sono, senza giudicare, né essere giudicati.
Improvvisare ci rende liberi di cantare dialogando con suoni e parole, il cui fine e unicamente sentire ed alimentare l’armonia del gruppo.
Stiamo parlando di improvvisazione corale a cappella, una pratica ancora non molto diffusa, soprattutto in Italia, ma dalle grandissime potenzialità.
Improvvisare significa liberare la parte più vera e genuina di sé, quella che sta sotto le nostre protezioni e le nostre corazze. Improvvisare significa liberare il nostro “inner child” e farlo cantare senza paura, anzi, con una profonda gioia nel cuore, perché la verità ci libera e ci fa volare.
L’improvvisazione può diventare filosofia di vita, contro l’eccessiva ricerca della prestazione, che toglie immediatezza e spontaneità ad ogni gesto della nostra quotidianità.
Il medico otorinolaringoiatra francese Alfred Tomatis sosteneva che “noi siamo come un grande orecchio…“ , fin dalla posizione fetale nei primi mesi della nostra esistenza, dunque sempre in ascolto. A me piace pensare agli uomini come ad antenne sofisticatissime che ricevono suoni, ma anche che emettono suono attraverso la propria voce, cercando continuamente il dialogo e la conoscenza di sé.
Da quando ho scoperto, una decina d’anni fa, l’enorme potenziale liberatorio dell’improvvisazione corale a cappella, la pratico, la inseguo, la studio e la approfondisco proprio come se fosse una sorta di medicina rara dalle proprietà miracolose.
Non ci sono controindicazioni, né effetti collaterali, perché l’unico effetto è la libertà di sentirsi come si è: giusti in ogni caso, mai sbagliati.
E’ per questi motivi che la pratica improvvisativa ha radici naturali e primordiali e può essere proposta per diversi scopi e a diversi livelli: per migliorare la conoscenza di sé, aumentare la propria autostima, risvegliare il proprio “sé creativo”, ridurre lo stress, sperimentare la fiducia nel prossimo, l’accoglienza e il dialogo, fino ad essere applicabile a gruppi o in contesti aziendali per migliorare i rapporti tra colleghi di lavoro e fare ”team building”.
Vi propongo a questo scopo un workshop “Improvvisamente Canto! … tutto il giorno” domenica 11 giugno presso l’Associazione Passi di Pace a Torino. Nel seminario verrà proposta l’improvvisazione con l’intervento di Barbara Gherra (counsellor), che affiancherà ai diversi esercizi un lavoro di supporto allo sviluppo della consapevolezza, alla percezione delle proprie paure e tensioni, alla condivisione con il gruppo attraverso l’ascolto reciproco potenziato dall’esperienza musicale.
Un percorso rivolto a tutti coloro che vogliono fare una nuova esperienza di conoscenza di sé e delle proprie dinamiche relazionali, giocando e dialogando con la propria voce.
Abbiamo da poco concluso il ciclo di 5 incontri (10 ore) di approfondimento e pratica delle figure EVT, utile per il conseguimento della qualifica di CFP Certified Figure Proficiency.
Alcuni hanno chiesto di ripeterlo… altri non avevano fatto in tempo ad iscriversi… Abbiamo pensato quindi di riproporlo!
Queste le date disponibili:
Sabato 12 novembre 18-20
Domenica 27 novembre 18-20
Sabato 10 dicembre 18-20
Sabato 14 gennaio 18-20
Sabato 4 febbraio 18-20
il corso sará tenuto dai Certified Master Teacher:
Roberto Demo – CMT
Marina Marauda – CMT
Costo 150€
Fateci sapere al più presto
Grazie
X info ed iscrizioni:
marina.marauda@gmail.com – 339 6651364
info@robertodemo.net – 328 2311080
Ho letto, in queste vacanze natalizie, un interessante articolo che ha subito riportato alla mia mente le nostre speciali improvvisazioni settimanali con Roberto: molte le affinità trovate … si parla di creatività e di timori, di errori e di opportunità per nuove soluzioni.
Per leggere l’intero articolo, che di seguito vi racconterò in poche righe, clicca qui http://www.tuttaunaltrascuola.it/creativita-e-non-preoccuparsi-di-sbagliare/
Nell’articolo l’insegnante Enza De Rosa afferma come: «l’aspetto essenziale della creatività sia di non preoccuparsi di fare errori”.
Quante volte gli insegnanti ripetono agli alunni “Forza, provateci almeno … non abbiate paura di fare errori…”? Il principio è buono e ogni volta che un docente pronuncia frasi simili crede profondamente in quello che sta dicendo. Ma in che modo il loro convincimento si rispecchia nella pratica didattica quotidiana?
La paura di sbagliare spesso frena, blocca, in certe circostanze “paralizza”!
I bambini molto piccoli in genere non hanno paura di sbagliare, si “buttano” nelle cose, sperimentano, provano, inventano soluzioni. Perché crescendo si perde questa capacità e più si diventa adulti più si ha il “terrore” di commettere errori?
Nella nostra cultura l’errore si associa spesso all’idea di “sconfitta”, e la sconfitta è qualcosa da evitare ad ogni costo. Accade spesso che, preoccupati di poter sbagliare e, di conseguenza di essere giudicati negativamente, freniamo il fluire dei nostri pensieri e, inevitabilmente, delle nostre azioni.
Eppure spesso proprio l’errore commesso è una risorsa che ci permette poi di raggiungere traguardi inaspettati! Le più grandi scoperte dell’uomo sono avvenute grazie a persone ricche di curiosità, spirito di iniziativa e coraggio nell’affrontare i rischi, nel mettere a frutto l’insegnamento dei propri errori!
Sperimentando l’errore, ma soprattutto riflettendo su di esso, si può imparare dalla propria esperienza; l’errore si trasforma così in “risorsa”, permettendo di capire che cosa non fare o come fare diversamente.
Sviluppare una mente creativa comporta quindi il “non aver paura di sbagliare” e allo stesso tempo “non commettere ripetutamente lo stesso errore”.
Come fare dunque?
Giocando e divertendosi!
Attraverso il gioco, guidato e strutturato, si genera infatti entusiasmo, motivazione e divertentimento! … è così possibile lasciarsi andare nella ricerca di soluzioni creative, non avere alcuna paura di provare, sbagliare e riprovare, di ipotizzare o immaginare possibili percorsi: è questa la base del “metodo per tentativi”, che si pone l’obiettivo di creare un’apertura mentale al “provare”, al “tentare” utilizzando creatività e immaginazione e allo stesso tempo cautela e responsabilità.
In questo contesto l’errore assume un aspetto emozionale completamente diverso: si creano le condizioni più favorevoli per poter riflettere serenamente sull’errore commesso e imparare dall’esperienza.
Anche nell’improvvisazione vocale a cappella il timore di sbagliare, di essere giudicati, di non essere abbastanza bravi o fantasiosi, di non soddisfare le aspettative proprie e del gruppo, sono difficoltà che tutti incontrano (chi più, chi meno … chi prima, chi poi), ma nel momento in cui si riescono a superare, attraverso il gioco e il grande divertimento qualcosa di meraviglioso accade … e si vola davvero in alto!!
PM
Improvvisamente Canto! è stato inserito all’interno del Pop Lab di Teatranza, nota scuola di teatro di Monacalieri.
Per chi fosse interessato … 10 incontri a partire dal 30 Novembre… al lunedì dalle 20,30 alle 23.
Improvvisazione corale a cappella.
Ascoltare e lasciare che i suoni si sovrappongano liberamente, creando substrati vocali ritmici, armonici e melodici …
Una nuova esperienza per cantare insieme liberamente, senza necessariamente essere dei “cantanti”, ma semplicemente”strumenti” a disposizione della Musica.
Pop Lab è un nuovo progetto a moduli, aperto a tutti, che permette di personalizzare il proprio percorso di formazione e/o allenamento attoriale con la libertà di frequentare un intero ciclo annuale, di tre moduli divisi tra novembre 2015 e giugno 2016, piuttosto che un solo modulo (10 incontri di due ore e mezza 20.30/ 23.00) o anche, per curiosità, una sola lezione.
Gli argomenti dei moduli annuali saranno:
Il corpo dell’attore (docenti Claudio Sportelli, Luca Campanella, Fulvia Romeo)
L’interpretazione (docenti Davide Cùccuru, Luca Busnengo, Toni Mazzara)
Il canto per l’attore (docenti Roberto Demo, Sara Venturino, Andrea Fardella)
Per ulteriori informazioni clicca qui